Al centro dell’attività svolte presso le residenze della “ Regina Pacis” è posta la persona anziana con tutti i suoi bisogni e desideri. I residenti sono tutelati nel mantenere la propria autonomia,  ma soprattutto incoraggiati a condividere il tempo libero; viene favorita la socializzazione tenendo conto delle tendenze e delle potenzialità di ciascuno attraverso attività ludiche e culturali dirette da animatori specializzati.

Personale qualificato

casa famiglia

Il personale di servizio è altamente qualificato e dotato della necessaria specializzazione per la cura e l’assistenza delle persone anziane e si compone di:

  • assistenti sociali
  • operatori socio assistenziali
  • animatori
  • infermieri
  • ausiliari di servizio

Giochi per anziani

grande terrazzo

GIOCHI per ANZIANI 
“L’uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare” G.B. Shaw

ANZIANI e CASE di RIPOSO

Al pari dell’infanzia, gli anziani sono una categoria di persone deboli e con alto disagio sociale derivato in questo caso pure dall’età avanzata ed allorché perdono i residui legami sociali rischiano di cadere nella pura sopravvivenza. Tutto questo si accentua nelle case di riposo e quando si entra in esse si percepisce la sensazione che le persone che sono ospitate in esse siano......in attesa …………come i condannati nel braccio della morte, ma senza speranza di grazia, per cui assumono più l’aspetto di case di pena che di riposo.
Qualsiasi persona sensibile che entra in esse, ne sorte turbato o con una certa dose di disagio non solo pensando che un domani potrebbe toccare pure a lui, ma proprio per l’emarginazione e distacco dagli interessi vitali degli anziani ospiti della casa. In virtù di alcune esperienze fatte si enunciano risultati e limiti di una proposta ludica nelle case di riposo affinché altri che volessero intraprendere questa strada ne traggano insegnamento:

a)gli anziani hanno una maggiore inerzia e una minore predisposizione al nuovo, fanno molta fatica ad apprendere le regole anche se semplici; 
b)sono più propensi e predisposti alla passività che ad agire; 
c)hanno molta più voglia di raccontarsi ed insegnare che di apprendere; 
d)sentono il gioco una materia da bambini e spesso rifiutano quello nuovo adagiandosi su quello conosciuto (tombola, briscola, ecc.); 

Tutto questo non dovrebbe scoraggiare gli operatori ad intraprendere iniziative ludiche con gli anziani nelle case di riposo e questo perché il gioco ha una valenza vitale di estrema importanza tramite la sua capacità di movimentare, stimolare e creare sempre nuove situazioni e relazioni. 
Si può più facilmente portare il gioco nelle case di riposo come terapia mentale, psicologica e motoria e questo è possibile solo con un costante lavoro programmato dai medici in collaborazione con gli animatori; in questo caso gli anziani si predispongono mentalmente ad accogliere il gioco come sana terapia e non come oggetto per rimbambiti. 
Superati questi pregiudizi occorre selezionare giochi semplici e funzionali a tenere vispa la mente, ad evitare le eccessive competizioni, a promuovere le collaborazioni ed a far divertire! 
Coloro che riusciranno a far giocare gli anziani nelle case di riposo saranno dei grandi, perché avranno rianimato alcune persone già quasi morte, ma tutto questo richiede pure una attenzione dei forti verso le categorie deboli ed oggi spira un’aria più di sopraffazione che di comprensione e tutela.

GIOCHI:

GIOCHI di CARTE -  VARI - STRATEGICI - MOTORI e di ABILITA’

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